I racconti riuniti in queste pagine costituiscono una scelta di scritti e brani narrativi già affidati alla pubblicazione di una rivista - L'Archibugio - che da qualche anno alcuni giovani autori gardesani propongono coraggiosamente al nostro distratto vivere. Ma sgombriamo subito il campo da ogni possibile equivoco: nessuna velleità autogratificante sorregge questo volume. Semmai, si esplicita in questa forma la continuità di un progetto che, con umiltà ed intelligenza, prova a indagare il tessuto variegato di un istante o di una vita, di quella tela eternamente ricominciata che, per gli autori, diviene veramente plausibile solo nella trasfiguarzione del linguaggio letterario, reso con accuratezza e, spesso, con felice originalità. (dalla Premessa di Marcello Zane)