Paolo Romagnosi Nella polvere rossa Racconti da Ciudad Dorada
Questo libricino va letto reggendosi ai bordi. Affrontarlo vuol dire trovarsi risucchiati in un non-luogo, come lo definisce lo stesso Paolo Romagnosi, appiccicosi di sudore e di odori forti, impregnati di una scrittura vischiosa e concreta, dura, che tra i fumi “dell’ennesima sigaretta” restituisce percezioni sensoriali al vuoto quotidiano di senso. Gli aneddoti e le storie di vita puntellano paesaggi polverosi e secchi d’amore, che vivono in simbiosi con i loro abitanti come se fossero scenografie di cartone da cui vengono ritagliate le forme dei personaggi: è dalle loro viscere che sbucano i protagonisti, dalle notti pesanti “come un rimorchio”, e ne sono dello stesso colore.
La scrittura non poteva essere diversa da questa, dolorosa e forte della presenza di due ingredienti imprescindibili: una motivazione molto forte e un’esperienza di volontariato così intensa che chi lo vive ha bisogno di “scaricarla” su pagina mano a mano. …Perché nella solitudine le emozioni possono sopraffare, e l’empatia può provocare effetti collaterali. Occorre un severo gioco di equilibri interni per non cadere nella spersonalizzazione o addirittura nella saturazione.
Ogni tanto occorre risalire a prendere una boccata d’aria.
Cristina Mosca |  | APRI il file PDF gratuito con l'anteprima dell'edizione | genere | romanzi e racconti | edizione | 2012 | isbn | 9788889044957 | 10.00 euro |
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